VIA CRUCIS
Rappresentazione Teatrale su la Passione di Gesù
Buggerru (SU)
CENNI STORICI
Stazioni della Via Crucis
- Gesù è condannato a morte
- Gesù è caricato della croce
- Gesù cade per la prima volta
- Gesù incontra sua Madre
- Gesù è aiutato a portare la croce da Simone di Cirene
- Santa Veronica asciuga il volto di Gesù
- Gesù cade per la seconda volta
- Gesù consola le donne di Gerusalemme
- Gesù cade per la terza volta
- Gesù è spogliato delle vesti
- Gesù è inchiodato sulla croce
- Gesù muore in croce
- Gesù è deposto dalla croce
- Il corpo di Gesù è deposto nel sepolcro
Il carattere devozionale di alcune delle stazioni tradizionali, da una parte, e l’assenza di momenti significativi dei racconti evangelici, dall’altra, hanno portato a elaborare schemi alternativi di Via Crucis, articolate secondo il Vangelo.
A livello gerarchico, tale proposta appare per la prima volta nel Libro del Pellegrino che veniva offerto in occasione dell’Anno Santo del 1975: vi si trovava lo schema tradizionale e anche lo schema biblico.
Nel 1991 la tradizionale Via Crucis di Giovanni Paolo II al Colosseo fu fatta secondo lo schema seguente:
- Gesù nell’orto degli ulivi
- Gesù, tradito da Giuda, è arrestato
- Gesù è condannato dal sinedrio
- Gesù è rinnegato da Pietro
- Gesù è giudicato da Pilato
- Gesù è flagellato e coronato di spine
- Gesù è caricato della croce
- Gesù è aiutato dal Cireneo a portare la croce
- Gesù incontra le donne di Gerusalemme
- Gesù è crocifisso
- Gesù promette il suo regno al buon ladrone
- Gesù in croce, la madre e il discepolo
- Gesù muore sulla croce
- Gesù è deposto nel sepolcro
Essa è stata usata per alcuni anni sia dal pontefice polacco sia dal suo successore Benedetto XVI.
La quindicesima stazione
A volte la Via Crucis viene terminata con una quindicesima stazione, la Risurrezione di Gesù. Chi la aggiunge lo fa nell’idea che la preghiera cristiana nella contemplazione della passione non può fermarsi alla morte, ma deve guardare al di là, allo sbocco di cui i Vangeli ci parlano, alla risurrezione.
La tendenza è però quella di evitare tale stazione, e di limitarsi ad annunciare la risurrezione in una qualche riflessione o preghiera finale, in maniera che la Via Crucis rimanga una meditazione della passione.
In molti paesi sta diventando tradizione celebrare la Via Crucis nel tempo pasquale, come meditazione gioiosa della risurrezione di Cristo.